Alessandro Morandotti
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È nato a Roma nel 1958 e vive a Milano. Studioso dell’arte lombarda fra l’età dei Borromeo e dei fratelli Verri, indaga i fatti del mercato e del collezionismo in età moderna e contemporanea. Tra gli altri studi, ha pubblicato un volume sulle strategie pubblicitarie di antiquari, case d’asta, editori e organizzatori di mostre (Il canto delle sirene. Cronache dal mondo dell’arte, Neri Pozza, Vicenza 2003) e il frutto di una ricerca lunga vent’anni sulle arti a Milano nell’età del manierismo: Milano profana nell’età dei Borromeo, Electa, Milano 2005). Tra gli ultimi lavori, Le isole incantate. Vedute dei domini Borromeo da Gaspar van Wittel a Luigi Ashton (Scalpendi, Milano 2015), Caravaggio e Milano. La canestra dell’Ambrosiana (Scalpendi, Milano 2017). Ha curato varie mostre, tra cui: Musaeum Septalianum. Una collezione scientifica nella Milano del Seicento (Museo Civico di Storia Naturale, Milano, 1984; catalogo Giunti Marzocco, Firenze), Il neoclassicismo in Italia. Da Tiepolo a Canova (Palazzo Reale, Milano, 2002; catalogo Skira, Milano), Il ritratto in Lombardia da Moroni a Ceruti (con Francesco Frangi, Castello di Vasnago, Varese, 2002; catalogo Skira, Milano); di recente, Il fascino e il mito dell’Italia dal Cinquecento al contemporaneo (Villa Reale, Monza, 2015).