

Il Cristo portacroce recentemente riscoperto da Carlo Falciani e che qui si presenta nacque dall’intensa amicizia stretta da Giorgio Vasari (1511-1574) con Bindo Altoviti (1491-1557), influente banchiere e raffinato collezionista d’arte. Il dipinto fu eseguito nel 1553, subito prima che Vasari passasse al servizio di Cosimo de’ Medici per trasformarsi definitivamente in artista di corte del duca. È la testimonianza, a un altissimo livello di qualità, della produzione del pittore nella Roma di papa Giulio III e insieme delle sperimentazioni della sua maniera, caratterizzata da una vorace rielaborazione di modelli moderni e contemporanei.
Barbara Agosti
è professore ordinario di Storia della critica d’arte e Storia dell'arte moderna all’Università di Roma “Tor Vergata”. Tra le sue pubblicazioni si possono ricordare Collezionismo e archeologia cristiana nel Seicento (Jaca Book, 1996), la monografia dedicata a Paolo Giovio (Uno storico lombardo nella cultura artistica del Cinquecento, Olschki 2008), Giorgio Vasari. Luoghi e tempi delle Vite (nuova ed., Officina Libraria, 2021) e la co-curatela della mostra e del catalogo Raffaello e gli amici di Urbino (Centro Di, 2019).
Michela Corso
ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Universita? degli studi Roma Tre con una tesi su Jacopino del Conte e il contesto artistico romano nel Cinquecento (2014). Dopo aver ottenuto alcune borse di studio, ha pubblicato diversi contributi sulla cultura pittorica e grafica di eta? manierista. Attualmente e? assegnista di ricerca presso l’Universita? degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Carlo Falciani
Carlo Falciani Si è laureato a Firenze nel 1995 con una tesi sul Rosso Fiorentino, ha studiato all'Université Paris 1, Panthéon-Sorbonne, ed è stato fellows a Villa i Tatti, Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e al Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery di Washington.Insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze.Ha pubblicato per l’editore Olschki una monografia sul Rosso Fiorentino e il catalogo Pontormo, disegi degli Uffizi. Su riviste italiane e internazionali ha pubblicato saggi dedicati alla pittura cinquecentesca fiorentina, francese e veneta. Ha curato per il Museo Jacquemart-André la mostra Florence, portraits à la cour de Mèdicis, Parigi 2015-2016. Assieme ad Antonio Natali ha curato le mostre: Bronzino, pittore e poeta alla corte dei Medici, Firenze, Palazzo Strozzi 2010-2011; Pontormo e Rosso, divergenti vie della maniera, Firenze, Palazzo Strozzi 2014; Il Cinquecento a Firenze, 2017-2018.