
Quel che resta di un dialogo. Longhi e Ragghianti
lettere 1935-1953
Saggi in Officina
2020, 296 pp., 20 ill. a colori
Brossura, 17x24 cm
ISBN: 9788833670379
€ 28,00 € 26,60
Tra i massimi storici dell’arte del Novecento italiano ed europeo, Roberto Longhi (1890-1970) e Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) hanno segnato in modo deciso la storia culturale del secolo. L’analisi ravvicinata del loro rapporto, basato su stima reciproca ma frequentemente rotto da polemiche, spesso violente e pretestuose, offre la possibilità di leggere in controluce uno spaccato non solo della critica d’arte del Novecento, ma anche dei rapporti interni alle più vive forze intellettuali che ne animano la storia. L’asse attorno a cui ruota il libro è una lunga lettera che Ragghianti inviò a Paola Barocchi nel 1986, in cui ripercorreva il suo rapporto con Longhi, allegando proprio selezionati passi dal carteggio. Basata su documentazione epistolare per la gran parte inedita, questa ricostruzione del rapporto tra Longhi e Ragghianti consente infatti di ripercorrere alcuni passaggi del complesso divenire degli studi storico-artistici in Italia tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, dalla codirezione della rivista «La Critica d’Arte» al magistero di Benedetto Croce, dal coinvolgimento in iniziative editoriali (ad esempio con la casa editrice Einaudi), all’organizzazione di mostre e altre manifestazioni culturali, sino al dramma dell’alluvione di Firenze nel 1966. A far da sfondo, un diverso modo di concepire il ruolo dell’intellettuale rispetto agli orizzonti politici e alla società civile.
SOMMARIO
7 BREVE STORIA DI UN DIALOGO QUASI POSSIBILE
69 «CON OSSERVANZA» QUEL CHE RESTA DEL DIALOGO TRA LONGHI E RAGGHIANTI
73 LETTERE
143 TAVOLE
223 IL DOCUMENTO RAGGHIANTI
261 BIBLIOGRAFIA
291 INDICE DEI NOMI