Alessandro Papafava e la sua raccolta

Un architetto al tempo di Canova

A cura di Susanna Pasquali, Alistair Rowan

Cataloghi di mostre
2019, 260 pp., 250 ill. a colori e b/n
21x28 cm
ISBN: 9788833670867

€ 35,00  € 33,25
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Quarta

L’eccezionale raccolta di 49 fogli di vario formato di disegni di celebri architetti a cavallo tra due secoli – fra cui Giacomo Quarenghi, Vincenzo Balestra, Mario Asprucci, Giuseppe Camporese e l’inglese John Michael Gandy – è stata riunita da Alessandro Papafava (1784-1861), architetto padovano cresciuto all’indomani della caduta della Serenissima, tra il 1803 e il 1807. In quegli anni il giovane Alessandro, della nobile famiglia dei Papafava, si trovava a Roma per volere della madre, preoccupata di allontanarlo dagli ideali napoleonici che nel Veneto avevano sedotto più di un giovane aristocratico. Dopo un periodo trascorso tra Budapest, Dresda, Vienna e Berlino, era rientrato in Italia e, su consiglio del conterraneo Antonio Canova, aveva iniziato a studiare architettura presso l’Accademia di San Luca. La raccolta, conservata dalla famiglia Papafava per più di 200 anni, è stata donata al CISA Andrea Palladio di Vicenza perché fosse conservata al Palladio Museum. Si tratta di materiali di altissima qualità che rivestono un grande valore storico: restituiscono infatti una rara istantanea degli interessi di un giovane studente di architettura fra Sette e Ottocento. Alessandro Papafava, entusiasta studioso d’arte, frequentava anche i più influenti atelier artistici: gli studi di Canova, della pittrice Angelika Kauffmann, degli architetti Giuseppe Camporese, Vincenzo Balestra e Mario Asprucci, presso i quali acquistava stampe e disegni acquerellati. Frequentava anche lo studio dell’inglese John Michael Gandy, autore delle immaginifiche vedute dei progetti di Sir John Soane, e dell’architetto Giacomo Quarenghi, che tanta parte ebbe nella diffusione del neoclassicismo in Russia. Tornato a Padova utilizzò quanto imparato a Roma sia nella riprogettazione delle sale e degli arredi dell’appartamento neoclassico nel palazzo di famiglia a Padova sia nel ridisegno austero delle facciate e degli interni nella villa di Frassanelle, ai piedi dei Colli Euganei. Così facendo, mettendosi in contatto con l’ambiente artistico locale – conosceva certamente Giuseppe Jappelli – e condividendo i suoi studi, i “suoi disegni” e la sua esperienza, contribuì concretamente all’affermazione e alla diffusione dello stile neoclassico nel Veneto.

Allegati
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Indice

Sommario

Parte I

9 Prefazione: Alistair Rowan

12 Nota dell'autore: Alistair Rowan

15 Storia di un collezionista: Alistair Rowan

73 Le arti a Roma e il ritratto di Alessandro e Francesco: Stefano Grandesso

83 Palazzo Papafava a Padova: Giovanni De Min, Bartolomeo Ferrari, Rinaldo Rinaldi e Luigi Zandomeneghi: Elena Catra

103 Alessandro Papafava in visita allo studio di Antonio Canova, 1803-1805: Elena Catra

Parte II

111 Studiare architettura a Roma, 1803-1806: Canova, Milizia e l’eredità dell’Accademia della Pace: Susanna Pasquali

133 I disegni: Susanna Pasquali

135 Gli Atti dell’Accademia della Pace: Susanna Pasquali

141 Mario Asprucci (Roma 1764-1804): Susanna Pasquali

157 Vincenzo Balestra (Roma 1760 ca.-ante 1813: Susanna Pasquali

167 Giuseppe Camporese (Roma 1761-1822): Fabrizio di Marco

174 Michael Joseph Gandy (Londra 1771 - Devon 1843): Alistair Rowan

178 Auguste Hubert, o Cheval de Saint Hubert (Parigi, 1755-1794): Susanna Pasquali

183 Alessandro Papafava (Padova 1784-1861): Alistair Rowan

186 Giacomo Quarenghi (Rota d’Imagna 1744 - San Pietroburgo 1817): Piervaleriano Angelini

196 Templi ad uso funerario: Susanna Pasquali

198 Palazzo Stoppani (già Caffarelli, poi Vidoni), Roma: Fabrizio di Marco

201 Progetti per quattro orologi da tavola sostenuti da figure: Elena Catra

202 Tempio dedicato ad Antonio Canova (Possagno) Studio per la decorazione di una stanza, con raffigurato un boschetto: Alistair Rowan

205 La Raccolta Papafava. Tavole

256 Inventario delle filigrane: a cura di Sara Gottoli

258 Abbreviazioni

259 Crediti fotografici