

Se a Luigi Lanzi i ritratti di Giovan Battista Moroni sembravano “tuttora spirare e vivere”, a Roberto Longhi apparivano così “veri, semplici, documentarii da comunicarci addirittura la certezza di averne conosciuto i modelli”. Che un pittore vissuto nel corso del Cinquecento abbia continuato a comunicare attraverso i secoli è un fatto piuttosto eccezionale. L’attualità di Moroni spiega anche la sua recente ribalta espositiva, testimoniata dalle fortunate mostre alla Royal Academy of Arts di Londra (2014) e alla Frick Collection di New York (2019). Il lavoro di ricerca è stato condotto nel corso di molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, conservate nel territorio bergamasco e anche disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private. L’opera completa è costituita da un saggio sulla biografia e l’evoluzione stilistica di Moroni, uno sulla sua fortuna critica e il regesto generale dei documenti che lo riguardano (a cura di Giampiero Tiraboschi). Tutte le opere riferibili all’artista sono state schedate, organizzate cronologicamente e riprodotte in fotografie a colori. Il catalogo generale aggiorna e integra quello storico di Mina Gregori, pubblicato nel 1979.
Sommario
- La vita e l’opera
- Le stagioni della critica
- Tavole
- Catalogo delle opere
- Regesto dei documenti a cura di Giampietro Tiraboschi
Simone Facchinetti
è ricercatore di Storia dell’arte moderna presso l’Università del Salento e professore a contratto all’Università di Bergamo. Si è occupato di argomenti di storia dell’arte del Rinascimento e di storia della critica d’arte del Novecento. Ha approfondito la figura e l’opera di Giovan Battista Moroni, curando mostre monografiche al Museo A. Bernareggi di Bergamo (2004), alla Royal Academy of Arts di Londra (2014) e alla Frick Collection di New York (2019).