

In occasione del centenario della morte di Proust, uno sguardo inedito sull’autore della Recherche. Che cosa accomuna fra loro Proust, Balzac, Sherlock Holmes e i protagonisti della nuova arte dell’attribuzione tra XIX e XX secolo come Morelli e Berenson? Lo sguardo e il fiuto. Uno sguardo che, oltre la superficie opaca delle cose, penetra nel profondo attraverso le fessure di dettagli nascosti, indizi impercettibili, e che scruta con l’attenzione del curioso o della spia, dell’uomo di mondo o dell’amante, del detective o del conoscitore d’arte, con la spietata brama del cacciatore in agguato sulla preda. Rileggendo la Recherche a fianco dei testi di questi autori si scoprono spazi ove il potere d’intuizione diviene chiave di lettura e interpretazione del reale, sia che si tratti della natura umana o dell’assegnazione di un quadro. Navigando negli ambienti cosmopoliti della cultura e della società del tempo, tra scrittori e intenditori, artisti, mercanti ed esteti della Belle Époque, questo libro, aperto ad un pubblico di non soli addetti ai lavori, cala Proust e la sua opera in un tessuto inedito e di grande fascinazione. Qui la sensibilità del grande romanziere emerge con le sue mille curiosità, compresa quella della critica d’arte rappresentata in quegli anni dalla carismatica personalità di Bernard Berenson: uno Swann più impegnato e acuto di quello letterario, che dello scrittore ci ha lasciato uno dei ritratti più forti e impietosi.
- Prologo. Versailles, 1906: un frammento delle curiosità di Proust
- Da scienza ad arte. La Connoisseurship di Giovanni Morelli e Bernard Berenson
- I cacciatori di Balzac e il fiuto di Sherlock Holmes
- «Non geroglifici supplementari bensì lettere parlanti». Dal Jean Santeuil alla Recherche
- La Parigi di Proust, Berenson e Montesquiou
- Proust, Berenson. Intersezioni
Mauro Minardi
è uno specialista di pittura italiana del tardo Medioevo e del Rinascimento. Nel corso dell’ultimo decennio ha svolto esperienze di ricerca presso Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il suo precedente libro, Paolo Uccello, è stato edito nel 2017.