Questo volume è un omaggio al talento di Lyda Coppola in Toppo (Venezia, 1915 – Milano, 1986), la disegnatrice e fondatrice, insieme al fratello, della Coppola e Toppo, un’azienda di gioielli per la moda attiva a Milano dal 1948 al 1986. Sono proprio i complementi creati da Lyda – innanzitutto bijoux, ma anche borse, sciarpe, cinture, foulard – a dare il tocco finale a molte delle mises proposte dagli stilisti che hanno segnato la Haute Couture francese della fine degli anni Quaranta e dagli stilisti della moda boutique italiana degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. All’inizio della carriera, Lyda Coppola, forse a causa delle sue origini – madre triestina, di origine ebraica, padre napoletano – caratterizza la sua produzione combinando, in modo inusuale, materiali tipicamente italiani provenienti da parti diverse della penisola, come le perle in vetro veneziano e il corallo di Torre del Greco. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, a partire dal 1948, i bijoux di Coppola e Toppo diventano famosi prima a Parigi (Elsa Schiaparelli, Jacques Fath, Edward Molyneaux, Robert Piquet, Pierre Balmain, Jeanne Lanvin, Nina Ricci, Cristobal Balenciaga, Jacques Heim sono i loro primi clienti) e poi negli Stati Uniti, dove – a cominciare dai primi anni Cinquanta e per almeno quindici anni – si riversa la maggior parte della loro produzione. La stampa, da «Vogue» Francia a «Vogue» America, e con i redazionali su «Harper’s Bazaar», «Women’sWear Daily», «The New York Times», «Herald Tribune» accompagna la presentazione nelle città americane più importanti delle due collezioni annuali di Coppola e Toppo, accrescendone il successo commerciale. Dai primi anni Cinquanta, Lyda Coppola crea i gioielli per Emilio Pucci e per la gran parte degli stilisti della moda italiana: Roberto Capucci, Germana Marucelli, Carosa, Biki, Sorelle Fontana, Pino Lancetti, Patrick de Barentzen, Federico Forquet, Enzo, Ken Scott, Valentino, Krizia. Il connubio dei bijoux Coppola e degli abiti firmati viene ripreso da straordinari servizi fotografici di Gian Paolo Barbieri (autore di oltre 40 scatti, qui riprodotti), Henry Clark, Franco Rubartelli, pubblicati sulle riviste di moda internazionali. La storia di Coppola e Toppo si dipana in contemporanea alla crescita e affermazione della moda italiana, passata da una condizione di artigianato nei primi anni Cinquanta a un’industria fiorente e conosciuta in tutto il mondo negli anni Ottanta come Made in Italy. Oggi i bijoux e i complementi di Coppola e Toppo rientrano nei collectibles più ambiti dai collezionisti di gioielli d’epoca.
SOMMARIO
6 RINGRAZIAMENTI
7 PREFAZIONE, Marina Messina
8 Creatività, Artigianato, e moda italiana, Enrica Morini
11 PREMESSA
14 LA CREATRICE E L'UOMO DI MARKETING
18 PERCHÈ IL GIOELLO DI FANTASIA
20 IL FIUTO DEI FRANCESI
72 LA MODA AMERICANA INSEGUE LA MODA FRANCESE
76 1951: NASCE LA MODA ITALIANA
112 LE RAGIONI DEL SUCCESSO
130 GLI ANNI SESSANTA: IL DECENNIO D'ORO
172 GLI ANNI SETTANTA: IL DECLINO
284 I MARCHI E LA LORO DATAZIONE
286 BIBLIOGRAFIA
287 INDICE DEI NOMI
Deanna Farneti Cera
Specialista internazionale di bijoux de couture, bijoux d’imitation e ornamenti per la moda, vive e lavora a Milano, dove ha aperto nel 2006 la galleria Ornamenti d’Autore.
Ha svolto workshop sul gioiello per il Master di Fashion and Accessories presso la Domus Academy, lo IULM e il Politecnico di Milano. Tra le mostre e i cataloghi che ha curato ricordiamo I gioielli della Fantasia (Museo Teatrale alla Scala, Milano 1991 e successivamente in diversi musei del mondo, fra cui il Victoria & Albert Museum di Londra, lo Staatliche Museen di Berlino e il Los Angeles County Museum; catalogo Idea Books, Milano). Autrice, tra gli altri, di Gioie di Hollywood: American Designers of Fashion Jewelry 1920-1960 (Venice Design Art Gallery, 1987) e Bijoux (Mondadori, 1995), tradotti in più lingue, ha collaborato alla realizzazione del Dictionnaire international du bijou (Éditions du Regard, 1998) e ha redatto la Storia del Gioiello e del Bijou del XX secolo De Agostini. Tra le pubblicazioni più recenti, Bijoux (Motta Editore, 2010) e Fashion Jewellery: Made in Italy (Antique Collectors’ Club, Woodbridge, 2013).