
San Maurizio al Monastero Maggiore
4ª edizione
I lemuri
2016, 80 pp., 60 a colori
15x21 cm
ISBN: 9788897737810
€ 12,00 € 11,40
La chiesa di San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano. Un edificio la cui storia si segue dall’edificazione a ridosso delle mura del circo di Massimiano, fino alla sua ricostruzione avvenuta al principio del XVI secolo, con l’alternarsi del lavoro di botteghe più o meno importanti. Dalle decorazioni interne delle maestranze di primo Cinquecento, che lavorano nell’orbita dei maggiori artisti del momento come Zenale e Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si deve la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga, che fece uccidere uno dei suoi amanti e per questo fu decapitata sul rivellino del Castello Sforzesco. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spetta la cappella Bergamina (una lontana parente di Cecilia Gallerani, l’amante di Ludovico il Moro immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, che si affaccia direttamente sul coro monastico, e che ancora adesso è in uso per rassegne e concerti. Non mancano le curiosità, come la tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo affinché le suore di clausura non potessero guardare verso la strada, l’attuale corso Magenta. Ma non manca neppure la prima prova nota a Milano di Simone Peterzano, reduce da un apprendistato veneziano con Tiziano, e che sarà, di lì a poco, il maestro di Caravaggio. Non si possono tralasciare neppure i misteri: dalla decorazione della volta, a lungo ritenuta antica, ma forse di primo Ottocento e dovuta allo scenografo della Scala Alessandro Sanquirico, ai cosiddetti paesaggi laici, che decorano una serie di cappelle nella zona claustrale da sempre creduti interventi cinquecenteschi, mentre invece risalgono ai primi del Novecento, nonostante a lungo abbiano rappresentato agli occhi dei milanesi il simbolo di questo inesplorato ambiente di pittura e musica.
SOMMARIO
7 PREMESSA
14 LA PIETRA DI FONDAZIONE
14 LA FACCIATA
16 LE PREESISTENZE
21 L’AULA PUBBLICA
22 L’AULA DELLE MONACHE
24 SOTTO I L PONTILE
25 LE LESENE
26 SANTE E SANTI
27 DIVERTIMENTI
28 LAPARTE ALTA DELLA PARETE DIVISORIA
30 IN BASSO, A SINISTRA
34 IN BASSO, A DESTRA
36 LA CAPPELLA BESOZZI
40 ANCORA SOTTO I L PONTILE
48 LE CAPPELLE DEL CARRETTO
51 LA CAPPELLA BERGAMINI
53 LA CAPPELLA BENTIVOGLIO DI SINISTRA
54 LA CAPPELLA BENTIVOGLIO DI DESTRA
56 SOPRA IL PONTILE
58 LA CONTROFACCIATA DELLA CHIESA CLAUSTRALE
60 L’ORGANO
62 LA CAPPELLA DEL DILUVIO
63 UNA CAPPELLA EUCARISTICA ?
64 LA CAPPELLA SIMONETTA
65 LA CAPPELLA FIORENZA
65 LA CONTROFACCIATA DELLA CHIESA PUBBLICA
68 SULL’ALTARE MAGGIORE
70 PAESAGGI E INCIDENTI
73 BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
78 INDICE DEI NOMI