L'éveil d'une nation
Cataloghi di mostre
2017, 248 pp., 144 ill. a colori
24,5x28,5 cm
ISBN: 9788899765255
€ 35,00 € 33,25
In occasione del sessantenario dell’Indipendenza e del quinto anniversario della rivoluzione dei Gelsomini, la fondazione Rambourg e lo storico dell’arte Ridha Moumni fanno luce, attraverso questa mostra e il catalogo che l’accompagna, su quello che fu un altro periodo cardine della storia tunisina: quello delle grandi riforme del XIX secolo, portate avanti dagli ultimi bey della Tunisia ottomana, che condussero il paese verso la modernità. Aperto per la prima volta al pubblico, il meraviglioso palazzo Qsar es-Saïd, ultima residenza dei sovrani bey prima dell’avvento del protettorato, diventa così lo scrigno per ospitare capolavori d’eccezione, testimonianza degli aspetti della vita culturale, politica e sociale della Tunisia tra 1831 e 1881: sarà così finalmente svelato un pezzo di storia dimenticato. I dipinti esposti, di eccezionale qualità, sono i protagonisti indiscussi, ma dialogano anche con costumi d’epoca, mobili, disegni, manoscritti, fotografie e ceramiche, così da offrire al visitatore un vero e proprio incontro vis-à-vis con la storia della Tunisia. Tutti questi oggetti, appartenuti alla vecchia classe dirigente oppure donati da sovrani stranieri, danno un’idea spettacolare e oggettiva di quella che doveva essere la situazione culturale e politica del paese nel XIX secolo. Essi sono infatti testimonianza della raffinatezza e della ricchezza dell’arte alla corte tunisina che, dal punto di vista artistico, era un incrocio di influenze europee ed ottomane. I prestiti di cui la mostra beneficia sono eccezionali: dalle collezioni nazionali tunisine, ai collezionisti privati (di Tunisia e Marocco), dal musée de Lalla Hadria di Djerba al Palazzo del Quirinale di Roma. Per la prima volta sono infine presentati al grande pubblico i testi fondamentali alla base della costruzione dello stato moderno tunisino: il testo di abolizione della schiavitù, il patto fondamentale «Ahd al-Aman» sui diritti civili e il «Dostour» del 1861, la prima costituzione del mondo arabo-musulmano.
SOMMAIRE
17 Des beys et des réformes: Entre cadre global et contingences locales, Leïla Temime Blili
39 Aux sources de l’État moderne: Des tanzimat au qânun al-dawla, Sana Ben Achour
51 Une réforme de l’art pictural ? La nouvelle représentation du pouvoir tunisien, Ridha Moumni
79 1864, l’ampleur d’une révolte et d’une répression, M’hamed Oualdi
95 Les palais beylicaux, miroirs des temps modernes (1837-1881), Alia Nakhli
112 Une province ottomane: section I
140 Au centre des empires: section II
172 Aux sources de l’État moderne: section III
188 Esclaves et maîtres: section IV
203 De la politique des réformes au traité de Qsar es-Saïd: section V
237 Annexes
238 Chronologie
242 Aperçu historique du palais Qsar es-Saïd
244 Bibliographie sélective
246 Crédits photographiques