
Il paesaggio veneto nel Rinascimento europeo
Linguaggi, rappresentazioni, scambi
Saggi in Officina
2020, 352 pp., 136 ill. a colori
Brossura, 17x24 cm
ISBN: 9788899765972
€ 35,00 € 33,25
Il volume raccoglie una serie di saggi sul fondamentale tema del paesaggio veneto e della sua importanza nella più vasta dimensione del Rinascimento europeo, indagati attraverso approcci disciplinari diversi. Un tema che ha alle spalle una lunga tradizione di studi, e che è qui ripercorso nei suoi snodi emblematici, con una novità di metodo che tiene conto di aspetti storici, storico-artistici, letterari ed economici. A partire dalla riflessione sull’eredità del mondo antico e dal recupero rinascimentale del termine «paesaggio», i testi affrontano il fenomeno eminentemente veneziano della riscoperta della natura, e della sua rappresentazione, prima ancora della codificazione come genere che avverrà soltanto a fine Cinquecento. Sono protagonisti in questa parte del libro Giorgione, Tiziano giovane e Giulio Campagnola e i loro interlocutori in campo letterario: Pietro Bembo, Jacopo Sannazaro e Andrea Navagero. Negli anni centrali del secolo, a seguito della riconversione produttiva della terraferma, il paesaggio veneto muta significativamente aspetto, sia per l’introduzione di nuove colture e tecniche agricole, sia per la reinvenzione della villa ad opera di Andrea Palladio e dei pittori che collaborano alla decorazione. Al tempo stesso le reti mercantili e le nuove vie di traffico instauratesi tra Venezia e l’Europa generano flussi di opere d’arte e di informazioni sugli artefici che alimentano la fama del paesaggio veneto oltralpe, in particolare nella formulazione della pittura di Tiziano.
SOMMARIO
PREMESSA
I.LINGUAGGI E CONTESTI
11 OLTRE IL PAESAGGIO: PERCEZIONI DELLA NATURA NELLA LETTERATURA LATINA: Antonella Duso
27 UNA FONTE PER I DISEGNI DI PAESAGGIO DI TIZIANO: PRIME RIFLESSIONI SUI LUSUS (1530) DI ANDREA NAVAGERO. Sarah Ferrari
49 THE EVOLUTION OF LANDSCAPE IN GIULIO CAMPAGNOLA’S WORK AND THE INFLUENCE FROM THE NORTH. Irene Brooke
65 «PICTORES INTERDUM SED FRUSTRA CONENTUR EFFINGERE»: DA DECEMBRIO A GIOVANNI DA SAN FOCA, SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLA QUESTIONE DEL PAESAGGIO DIPINTO A FERRARA NEL PRIMO CINQUECENTO, FRA UMANESIMO ED ESPRESSIVITÀ NORDICA. Alessandra Pattanaro
85 SUL TERMINE «PAESAGGIO» E SULLA SUA PRIMA ATTESTAZIONE ITALIANA (FONTAINEBLEAU, 1546). NOTE SUGLI INVENTARI PATRIMONIALI DEL CARDINALE IPPOLITO II D’ESTE: Carmelo Occhipinti
II.SGUARDI SUL PAESAGGIO
101 PATRIZI DI LAGUNA DAVANTI AL PAESAGGIO LOMBARDO DEL RINASCIMENTO: Enrico Valseriati
115 DOPO L’ARCADIA. ASPETTI E PROBLEMI DEL PAESAGGIO DIPINTO NEL SECONDO CINQUECENTO: Vittoria Romani
133 ARCHITETTURA E PAESAGGIO: LA VILLA VENETA NEL RINASCIMENTO: Elena Svalduz
151 «CINQUANTA CARTE DI PAESI VARIJ, E BELLI»: BATTISTA PITTONI, BATTISTA DEL MORO E LE ANTICHITÀ DI ROMA DI JHERONYMUS COCK.: Barbara Maria Savy
175 MIGLIORARE LE CAMPAGNE. TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO VENETO NEL RINASCIMENTO Francesco Vianello
III.SCAMBI ARTISTICI E SCAMBI COMMERCIALI
191 TIZIANO E LAMPSON: UNO SCAMBIO SULLA PITTURA DI PAESAGGIO: Marsel Grosso
217 RETI MERCANTILI E VIE DI TRAFFICO FRA VENEZIA E L’EUROPA NEL TARDO CINQUECENTO: NOTE A MARGINE SULLA FORTUNA DEL PAESAGGIO VENETO. Andrea Caracausi
229 MERCI E UOMINI D’AFFARI DELLA TERRAFERMA VENETA NELLE FIANDRE DEL XVI SECOLO. L’ESEMPIO DI BRESCIA, VERONA E VICENZA: Edoardo Demo
241 TAVOLE
337 INDICE DEI NOMI
351 CREDITI