
Pratiche architettoniche a confronto
nei cantieri italiani nella secondo metà del Cinquecento
Prefazione di Letizia Tedeschi
Punto franco
2019, 268 pp., 90 b/n
17x24 cm
ISBN: 9788899765996
€ 25,90 € 24,61
La comprensione delle pratiche architettoniche, secondo la più recente critica storiografica, riveste un’importanza sempre maggiore nell’analisi delle dinamiche edilizie. Gli atti delle giornate di studio tenute dall’Archivio del Moderno dell’Università Svizzera Italiana indagano la struttura e le tecniche dei cantieri in corso d’opera in Italia nella seconda metà del XVI secolo, ponendo a confronto esempi paradigmatici di cantieri edili gestiti dagli architetti della famiglia Fontana (originaria del Canton Ticino) a Roma e a Napoli con altri cantieri coevi in territorio italiano. Diversi sono gli aspetti analizzati: dalla messa a punto di pratiche architettoniche in cui confluiscono e si mescolano le esperienze delle varie famiglie di capomastri, alle specificità operative dei Fontana, fino alla verifica della presenza, nei diversi contesti, di famiglie di origine ticinese che si affermano assicurandosi l’appalto dei maggiori cantieri edili mediante la comprovata abilità imprenditoriale, al fine di precisare criticamente il contributo delle imprese edili nei cantieri italiani della seconda metà del XVI secolo, e favorire una più approfondita conoscenza delle pratiche architettoniche post-michelangiolesche.